Debito pubblico a nuovo record 2.104 mld Verso forte calo a dicembre

Il debito delle amministrazioni pubbliche in Italia è salito di 18,7 miliardi a novembre, segnando un nuovo record storico di 2.104 miliardi di euro. Lo rileva Bankitalia. Il debito delle amministrazioni pubbliche in Italia a dicembre dovrebbe essersi Continua a leggere

Inflazione scende ai minimi dal 2009. “Crollo dei consumi senza precedenti”

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 14 gennaio 2014

Carrello della spesa

Carrello della spesa

Inflazione ai minimi dal 2009. Il tasso medio annuo per il 2013 è stato pari all’1,2%, in decisa frenata rispetto al 3% registrato nel 2012. Lo rileva l’Istat, confermando le stime e aggiungendo che si tratta del livello più basso da quattro anni. Continua a leggere

Barnard: perché la verità non avrà mai spazio in televisione

Voi vi siete accorti di aver un presidente del consiglio? Io no. Letta non è, è nulla, non so come dire: impalpabile, aria fritta, un ologramma pallido». Paolo Barnard guarda oltralpe: «I francesi si sono accorti che per fare pareggio di bilancio e per arrivare al 3% di deficit dovrebbero devastare tutta la loro piccola, media e grande industria nazionale, imponendole tasse impossibili». Così, il ministro francese delle finanze, Pierre Moscovici, ha avvertito Draghi, la Commissione Europea e la Germania: la Francia non rispetterà né il pareggio di bilancio né il contenimento del deficit entro il 3% del Pil. «Poi ci siamo noi, quelli che fanno pietà, con l’ologramma pallido che ci guida», incapace di spendere – per ricostruire l’Aquila – lo 0,1% di quello che spenderanno i francesi. Insieme all’Aquila, «rimarranno distrutti i nostri imprenditori tassati dal 50 al 70%, i nostri disoccupati, la nostra economia». Con il contributo decisivo di chi depista l’informazione: i media, che oscurano la verità e puntano tutto su intrattenitori finto-alternativi. Continua a leggere

Asta Bot: tasso dei titoli annuali torna sopra l’1%, domanda in aumento nonostante S&P

Titta Ferraro

10 luglio 2013 –

MILANO (Finanza.com)

L’Italia assorbe senza eccessivi patemi il downgrade di Standard & Poor’scon gli investitori che si sono mostrati ancora molto interessati alla carta italiana nella prima asta di luglio. Nell’asta odierna il Tesoro italiano ha allocato complessivamente 9,5 mld di euro con una domanda sostenuta per il titolo annuale agevolata Continua a leggere

Bankitalia, debito record. Faremo la fine della Grecia

FONTE INVESTIREOGGI.IT

Ormai è inevitabile, i Btp saranno riscadenzati come avvenuto per Atene nel 2012, è solo una questione di tempo. Le clausole Cac già prevedono questa eventualità e dall’estero lo sanno

Link: http://www.investireoggi.it/obbligazioni/bankitalia-debito-record-faremo-la-fine-della-grecia/#ixzz2WMnEEqdl

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Perché l’Italia non scende in piazza? Rispondi anche tu

inviato da byoblu.com

 Perché in Italia le piazze sono vuote

Perché l’Italia, che pure sta vivendo stagioni di pesanti tagli e l’inflizione di un’austerity calata dall’alto, per di più aggravata dallo scempio di una classe politica corrotta, non vive una stagione di forte protesta di piazza come quelle che si registrano in Grecia e in Spagna? Eppure, se le cose continuano in questa maniera, i prossimi saremo noi: c’è bisogno per forza di toccare il fondo, prima di accendere la luce della consapevolezza? Non si potrebbe, almeno per una volta, regire per tempo, avendo chiaro l’orizzonte degli eventi e cercando di prevenirlo in maniera lungimirante? Venerdì sera ho tentato di rispondere a questa domanda (vedi video). Di certo, se ci fosse qualcuno con in tasca la formula magica, qualcuno avrebbe già scatenato l’inferno. Tuttavia, qualcosa si può certamente dire.

  Non siamo ancora alla frutta

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La manovra e i segnali al mercato dei titoli di Stato.

http://www.chicago-blog.it/
di Emilio Rocca

La manovra finanziaria approvata ieri dalla Camera si conquista, tra le altre, due medaglie. E’ stata, in termini di miliardi “manovrati”, la seconda manovra più consistente nella storia della repubblica; ed è stata, in assoluto, quella approvata in tempi più brevi. Il motivo di questa rapidità, come si sa, è legata alla crisi di fiducia dei mercati verso i titoli di stato italiani; fiducia precipitata tra la fine della scorsa settimana e lunedì. Da qui nasce la necessità per il governo di dare un segnale Continua a leggere

Debito pubblico record! Ma “è colpa dei governi precedenti”!

FONTE http://www.stopcensura.com/

Per favore, qualcuno spieghi a quest’uomo che è in politica dal 1994! E che negli ultimi 15 anni di governo, per 9 ha governato lui!

“Abbiamo ereditato un debito che è circa il doppio di quello degli altri Paesi europei e l’Europa ci ha dato un aut aut: ‘dovete ridurlo di un ventesimo all’anno'”. “Incassiamo 100 e spendiamo 105. Dobbiamo ridurre entro due anni a 103 e poi, entro il 2015, a zero”. Non intervenire sul debito infatti “non ci è più consentito né dall’Europa né dai mercati”. Continua a leggere

Ultimo telegramma dall’Europa

fonte http://www.stampalibera.com/?p=22398

Beppe Grillo

In marzo, insieme alle rondini e alla primavera, arrivano le cambiali europee e l’ultimo telegramma da Bruxelles. Francia e Germania, che posseggono 700 miliardi di euro del nostro debito, per continuare a sostenere i titoli pubblici italiani chiedono un piano di rientro nei parametri di Maastricht per portare il rapporto tra il debito pubblico lordo e il Pil al 60 %. Il rapporto attuale è quasi il doppio, circa il 120%. Il Pil è al palo. Non cresciamo. In 10 anni l’unico Paese a far peggio dell’Italia nel mondo è stato Haiti. Il debito va al galoppo, a botte di 100 miliardi di euro in più all’anno. Se il Pil non cresce e il debito pubblico è arrivato a 1.870 miliardi, c’è un solo modo per rientrare: ridurre il debito di circa 900 miliardi. Il dilemma è quindi: “Debito o default?“. Continua a leggere

Crisi del debito pubblico parte I

dal sito www.eurointelligence.com una analisi approfondita sulla gestione UE/FMI della crisi del debito – di Satyajit Das Prima parte: Se volete arrivare là, io non partirei da qui! tradotto http://vocidallestero.blogspot.com/2011/01/la-crisi-europea-del-debito-parte-prima.html